Incontro dei Ministri dell’Energia G8 (24-25 maggio 2009): ordine del giorno

23 05 2009

 

Promozione degli investimenti per dare nuovo impulso alle economie colpite dalla Crisi, cominciando nel contempo a far fronte seriamente alle sfide del cambiamento climatico e della povertà energetica.

Ecco il nodo a cui l’incontro dei Ministri dell’Energia dei Great 8 (Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Russia, Regno Unito e Stati Uniti + rappresentanti UE)  con Cina, India, Sud Africa, Brasile, Messico, Egitto, Corea e Arabia Saudita vuole dare una risposta; Australia, Indonesia, Turchia, Algeria, Libia, Nigeria e Ruanda parteciperanno alle discussioni su investimenti e povertà energetica. Complessivamente, questi 23 Paesi rappresentano l’80%  della produzione e del consumo energetici mondiali. Le conclusioni andranno ad alimentare il Summit dei Capi di Stato e di Governo G8 de L’Aquila a luglio 2009, uno dei momenti più importanti nel cammino di avvicinamento a Copenhagen 2009.

Lo sviluppo di nuovi sistemi energetici efficienti e a basso contenuto di carbonio grazie all’impulso di una nuova leadership energetica mondiale viene indicato come la miglior risposta a medio-lungo termine che i governi in partnership con le imprese energetiche vogliono vogliono dare.

Le imprese energetiche sono infatti coinvolte per la prima volta ad un Incontro dei Ministri dell’Energia del G8. L’apertura dei lavori ministeriali sarà dunque preceduta dall’Energy Business Forum: lo scopo è capire come creare un clima degli affari favorevole agli investimenti energetici responsabili. In tal senso, l’impegno dei governi deve tenere conto delle esigenze industriali delle imprese e, a loro volta, le imprese devono tener conto delle priorità politiche (internazionali questa volta) e della tutela dei consumatori. Si tratta di un bel passo avanti, sembrano essere state comprese 2 cose:

§ la transnazionalità delle imprese energetiche e la conseguente difficoltà a regolamentarne efficacemente l’operato da parte di singoli governi senza un orientamento comune tra i diversi Stati in cui esse operano;

§ la centralità delle imprese energetiche nella creazione di un effettivo nuovo sistema energetico e la conseguente necessità di coinvolgerle politicamente.

Inoltre una sorta di “G8 delle Authority” si terrà a latere dell’Incontro dei Ministri e dell’Energy Business Forum: una Tavola Rotonda che riunirà gli enti regolatori in materia energetica del G8 con quelli di Brasile, Egitto, India, Messico, Arabia Saudita, Sud Africa, Corea del Sud e Grecia e con le 9 principali associazioni internazionali del settore. Un indizio, ancora una volta, che sia stata compresa la centralità di un clima degli affari trasparente, concorrenziale, non discriminatorio e possibilmente armonizzato per gli investimenti e la tutela dei consumatori.

Ecco il programma (aggiornato al 20.05.09); qui una rapida presentazione degli impegni ministeriali:

§ Sessione I: Strategie di risposta al cambiamento climatico globale

§ Cerimonia per la Firma dell’Accordo Internazionale sull’Efficienza Energetica (IPEEC)

§ Sessione II – Investimenti nell’energia per la sicurezza e lo sviluppo sostenibile

§ Sessione III – Programma di azione contro la povertà energetica: il caso dell’Africa

Le conclusioni e le dichiarazioni congiunte verranno rese pubbliche lunedì 25 maggio 2009 a partire dalle 16.30. Staremo a vedere.

Personalmente, esprimo una certa soddisfazione per il quadro teorico che sottostà all’iniziativa: mi sembra che l’interrelazione esistente tra Sicurezza Energetica e Sostenibilità Ambientale dell’Energia (ovverosia la sfida della Sostenibilità Energetica del Sistema Energetico) e la necessità di affrontare congiuntamente i due aspetti sia stata compresa. Inoltre, il coinvolgimento attivo delle imprese ci indica che le timide proposte del Vertice ONU di Johannesburg (2002) sull’opportunità di partnership pubblico-private in materia di obiettivi WEHAB (Water, Energy, Health, Agricolture, Biodiversity) hanno dato i loro frutti a livello di coscienza collettiva dei governi.


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